Lezione di tecnica contemporanea a cura dei componenti della compagnia. Si inizierà con un riscaldamento, per poi entrare in contatto con il linguaggio della compagnia. Verranno fornite skills di tecnica floorwork e contact improvisation attraverso l’utilizzo di sequenze di esercizi che permetteranno di analizzare diverse qualità di movimento. Lo scopo del laboratorio è quello di addentrarsi nello specifico nel lavoro “WHISPER” con un focus sulla composizione coreografica, studio del repertorio e un’improvvisazione dedicata, permettendo ai partecipanti di conoscere il processo creativo che ha generato la piece.
WHISPER ci parla di relazioni, di ciò che non viene detto, di ciò che si vorrebbe dire e di cio’ che si è disposti ad ascoltare. I danzatori restano in costante bilico tra il desiderio e la necessità di instaurare una relazione profonda con l’altro, e il timore che ne deriva, la paura di non essere compresi, o di mostrare le proprie fragilità.
“Gia anche noi sappiamo dividerci in due. Ma solo in corpo e sussurro interrotto. In corpo e poesia.” (Wislawa Szymborską).
Il duetto è una continua lotta che evidenzia la difficoltà delle relazioni profonde. In un’epoca dove la comunicazione si sposta sempre piu’ in un ambiente digitale, cosa sappiamo ancora rivelare di noi? Sappiamo ancora consegnare il nostro pensiero intimo a qualcuno? Siamo disposti a dargli il potere di conoscerci a fondo? E al contempo siamo ancora in grado di ascoltare? di comprendere? di restare?
Seguendo un gioco simile al telefono senza fili i danzatori, in alcuni momenti della performance, inizieranno a sussurrarsi “segreti”, a volte tradotti in improvvisazione istantanea.
Il danzatore che riceve il “segreto” non sa mai cosa gli verrà rivelato dall’altro, se non al momento dell’azione in scena. Questo rende la performance ogni volta diversa, ma sempre estremamente vera, creando un gioco e un condizionamento emotivo sia tra i due interpreti, sia tra i danzatori e il pubblico, che, destinatario finale del messaggio, trarrà la sua personale interpretazione e suggestione.*
In questo gioco ci si sente costantemente vulnerabili, esposti, ma contemporaneamente uniti e solidali nell’assunzione della propria fragilità.
* Questa pratica è il frutto di un processo di ricerca sulla verità del movimento, che diviene poi matrice del progetto “Whisper”. L’antropologo Marcell Mauss definisce il corpo “primo e principale strumento e mezzo tecnico di cui l’uomo si serve per produrre atti efficaci.” Cosa accade dunque ad un danzatore quando smette di pensare e si trova a tradurre istantaneamente la parola in movimento? Può solo fidarsi del suo corpo, aderire all’emozione e all’ informazione che riceve, e lasciare passare il messaggio attraverso la sua sensibilità.
Produzione HUNT_CDC 2023-2024
con il sostegno di INteatro Polverigi Residenze /
Marche Teatro, Danzact Mugello Residenze – Palazzo dei Vicari (FI), Teatro San Materno di Ascona (CH).
Finalista Premio Theodor Rawyler 2024. Selezionato Festival Presente Futuro ’24 – Teatro Libero Palermo